martedì 19 aprile 2011

Le Terre del Piave ‘mostrano’ le loro eccellenze, grazie al sostegno di Soave Manto

La delegazione della rete di informazione l’Italia del Gusto ha partecipato alla rassegna informativa ‘Qualità Vo’ Cercando’, Percorsi del buon e bello vivere fra Piave e Sile, proponendo i salumi di tradizione della Macelleria di Robert Bortolin di Farra di Soligo, i dolci della Pasticceria Maria Rosa di Bigolino (Valdobbiadene), i vini dell’azienda agricola Frozza e dell’azienda agricola Valter Miotto di Colbertaldo di Vidor ,una selezione di formaggi della Latteria di Sedico(BL) e il pane del Panificio Andy di Pez di Cesiomaggiore.

L’iniziativa è stata sostenuta da Area Games di MANTO SOAVE (Gestione Giochi, Freccette, Flipper, Vendita Biliardi, Calcetti, (via Roma 9, tel. 335.6140243, Vidor), che ha commentato: “Anche se il mio settore di operatività può sembrare distante da iniziative di informazione che valorizzano le realtà locali, in realtà sono assai attaccato alla nostra identità culturale, vivo e lavoro in questa comunità ed era doveroso contribuire in qualche modo alla sua conoscenza e al suo sviluppo. Non mancherò di partecipare anche alle altre iniziative in programma per il 2011.”.

lunedì 18 aprile 2011

Le iniziative di informazione del Cenacolo del Piave nel 2010

Fiume_Piave
La partecipazione di Soave Manto, dei F.lli Barisan e di Soligomme dei F.lli Naibo
Il 2010 è stato un anno di impegni intensi per il Cenacolo del Piave dell'Associazione L'Altratavola, che ha sviluppato in collaborazione con la rete di informazione L'Italia del Gusto molte iniziative finalizzate a far conoscere il Quartier del Piave, ben oltre i propri confini naturali.
Impossibile non ricordare la due giorni di informazione ,con relativo stage radiotelevisivo, che si è tenuta a Susegana e Ponte della Priula e che ha messo a confronto esperienze di borghi e territori poco conosciuti di tutta Italia e dell'Europa.
Ma tutte le iniziative di informazione si sono realizzate grazie al sostegno di tre aziende del Quartier del Piave.
Prima di tutto vogliamo ricordare Area Games di MANTO SOAVE (Gestione Giochi, Freccette,Flipper, Vendita Biliardi, Calcetti, (via Roma 9, tel. 335.6140243, Vidor), che ha commentato: "Anche se il mio settore di operatività può sembrare distante da iniziative di informazione che valorizzano le realtà locali, in realtà sono assai attaccato alla nostra identità culturale, vivo e lavoro in questa comunità ed era doveroso contribuire in qualche modo alla sua conoscenza e al suo sviluppo. Non mancherò di partecipare anche alle iniziative in programma per il 2010.”
Senza un forte impegno da parte dei privati come Soave,iniziative di informazione come questa sarebbero destinate,inevitabilmente, all'insuccesso.
E' impossibile dimenticare poi l'aiuto dei F.LLI BARISAN. A Pieve di Soligo, nel 1979, nasce l'Officina Meccanica F.lli Barisan che entra subito a far parte del gruppo FIAT come officina autorizzata. L'officina cresce negli anni fino a che, nel 1994, grazie alla volontà di emergere professionalmente e alla lungimiranza dei F.lli Federico, Livio e Lucio, diventa organizzato anche alla vendita dei marchi FIAT. La serietà, la correttezza e la professionalità dimostrata negli anni nella vendita e soprattutto nell'assistenza, hanno permesso un'escalation continua dell'Azienda che ha favorito l'affermarsi dei marchi rappresentati nel territorio di competenza.
Le esigenze di mercato, l'ambizione e la passione dei titolari per le automobili, hanno motivato la costituzione nel 2003 della nuova sede vendita in via Quartier del Piave su un'area di 13000 mq. La struttura, molto curata nell'immagine, e dotata di tecnologia avanzate interpreta perfettamente la filosofia dei marchi, mantenendo però un rapporto franco e umano con il Cliente.
La continua attenzione alla qualità del Servizio e alla fidelizzazione del Cliente, la F.lli Barisan S.r.l., supportata da uno staff di collaboratori di ottimo livello, si prefigge un solo scopo: la soddisfazione del Cliente.
Un'altra firma importante del mondo imprenditoriale di Pieve di Soligo che ha partecipato con entusiasmo al progetto è la SOLIGOMME dei F.lli Naibo, con due sedi: in Via Guglielmo Marconi, 92 a Pieve Di Soligo (TV) tel.0438 840317 e in via Castello 92 a Sernaglia della Battaglia tel. 0438 86575.

Soave Manto sostiene le Terre del Piave alla rassegna informativa Qualità Vo' Cercando

L'azienda Area Games di Soave Manto (Gestione Giochi, Flipper,Vendita Biliardi.Calcetti,(via Roma 9, tel. 335.6140243, Vidor ), ha sostenuto in questi giorni la partecipazione delle terre del Piave alla rassegna informativa Qualità Vo' Cercando, che si è tenuta fra Piave e Sile.Sei giorni di incontri, interviste in diretta, degustazioni, stage televisivi , dibattiti, per 'scoprire' gli aspetti inediti, le esperienze, i personaggi e la varia umanità delle Terre d'Acqua .

Uno squarcio senza peli sulla lingua, che ha previlegiato una comunicazione fuori dal coro, che nasce dal desiderio delle persone di condividere e apprendere in un ambiente aperto e libero.' Qualità Vo' Cercando è stata una conferenza-stampa-non stop di tipo collaborativo, dove ognuno degli invitati ha potuto “salire in cattedra”, proporre un argomento e parlarne agli altri, con lo scopo di favorire il libero pensiero, la curiosità, la divulgazione e la diffusione dei temi legati al buon e bello vivere.

A confronto rappresentanti delle associazioni che vivono ed operano nei territori invitati, giornalisti e comunicatori, aziende e imprenditori , uomini di cultura, per una iniziativa che ha uno scopo del tutto 'comunicativo'.
Le esperienze 'raccontate' provengono da Italia,Slovenia,Croazia,Romania,San Marino e Olanda.
Cinque le regioni italiane invitate : Lombardia, Lazio, Emilia - Romagna, Calabria e Umbria.
 " Anche se il mio settore di operatività - commenta Soave Manto -, può sembrare distante da queste iniziative di informazione che valorizzano le realtà locali,in realtà sono assai attaccato alla nostra identità culturale, Vivo e lavoro in questa comunità e ritengo sia doveroso contribuire in qualche modo alla sua conoscenza e al suo sviluppo."
L'0azienda partecipa da ormai oltre tre anni ai progetti di valorizzazione delle Terre del Piave.



  • domenica 3 aprile 2011

    Il pesce dalle macchie arancioni a Qualità Vo' cercando


     
    Il pesce dalle macchie arancioniPrincipessa Platessa

    La platessa, il pesce dalle macchie arancioni

    E’ il pesce piatto più noto dei Paesi Bassi e benché raramente gli esemplari catturati superino i 50 cm, questo pesce può raggiungere una lunghezza di ben 100 cm e un peso di 7 kg!
    Per salvaguardare la specie, evitando di catturare esemplari troppo giovani, è consentita la pesca solo di platesse con una lunghezza di almeno 35 cm.
    La platessa si riproduce in inverno, prevalentemente lungo le coste olandesi e belghe, nel Golfo di Helgoland e nel Mare del Nord centrale e meridionale.
    Come la sogliola e il rombo è un cosiddetto pesce piatto e si contraddistingue per le sue belle macchie arancioni sul lato scuro, quello dell’occhio.
    La stagione migliore per pescare la platessa è l’autunno. Molto nota è anche però la cosiddetta “platessa di maggio”, che viene pescata in primavera nel Waddenzee. In inverno invece, nei mesi che coincidono con il periodo riproduttivo, a tutela della specie, la pesca della platessa è vietata.
    L’habitat della platessa è il Mare del Nord, ma le uova vengono deposte lungo le coste olandesi e belghe e nella cosiddetta “curva tedesca”, tra Paesi Bassi e Germania. La crescita avviene poi nelle acque del Waddenzee e dello Zeeland.

    Olanda paradiso della platessa

    Per la flotta olandese la platessa è importantissima: questa specie costituisce oltre la metà di tutto il pescato consegnato alle undici aste olandesi e anche se per incassi la sogliola rappresenta la voce principale, per quantità la platessa di mare è al primo posto.
    Solo una piccola percentuale di platessa viene messa in commercio come pesce fresco , la maggior parte è destinata all’industria di trasformazione. Le principali aziende di lavorazione della platessa si trovano a Urk, IJmuiden, Bunshoten-Spakenburg e Lemmer. Qui le platesse vengono in gran parte trasformate in filetti in moderni impianti di lavorazione e consegnate al cliente, surgelate o fresche.
    Maggiori informazioni sulla platessa sul sito www.principessaplatessa.com

    sabato 2 aprile 2011

    La birra trappista olandese alle giornate d'informazione di Qualità Vo' Cercando

    Le trappiste rappresentano probabilmente l’eccellenza delle birre: vengono infatti prodotte solo in sette monasteri in tutto il mondo, con lavorazioni e tecniche artigianali vecchie talvolta di secoli. I monaci trappisti custodiscono e tramandano questa sapienza, per far giungere sino a noi delle birre che non hanno eguali. Sapori e profumi intensi, corpose e di eccellente qualità: le birre trappiste vanno degustate lentamente per coglierne appieno la complessità e gli aromi caratteristici. Scopriamo in questa guida quali sono e dove vengono prodotte le birre trappiste, che rappresentano un vero e proprio non plus ultra per gli amanti ed i cultori della “vera” birra.

    Birre trappiste

    Cos’è una birra trappista

    Le birre trappiste sono birre molto particolari, perché prodotte dai monaci trappisti. Ma chi sono questi monaci, e a che ordine appartengono? I monaci trappisti seguono la regola di San Benedetto, e sono una branca che appartiene all’ordine contemplativo Ordo Cisterciensis Strictioris Observantiae, ovvero l’Ordine dei Cistercensi della Stretta Osservanza (O.C.S.O.). Questo ordine monastico venne fondato nel XVII secolo da Armand Jean Le Bouthillier de Rancé, un rampollo di nobile famiglia che, dopo una giovinezza dissoluta, prese i voti e divenne abate dell’abbazia di Notre-Dame de la Trappe di Soligny-la-Trappe, situata nel distretto francese di Orne, nel nordovest della Francia (Normandia). De Rancé introdusse una stretta regola monastica basata sul silenzio e sulla contemplazione, ma anche sul lavoro manuale in accordo con la Regola di San Benedetto, “Ora et labora” (“prega e lavora”). I monaci si sostentavano perciò non solo grazie a donazioni e lasciti, ma anche al commercio di alimenti e beni prodotti all’interno dei monasteri: formaggi, pane, oggetti in legno, tessuti ed abiti, ed anche bevande alcoliche. Ecco da dove arriva dunque la birra trappista: da alcuni dei monasteri trappisti che, ancor oggi, proseguono in questa tradizionale attività.
    Le birre trappiste sono prodotte con ingredienti semplici e genuini, a testimonianza dello stretto legame con la terra. Sono prevalentemente non filtrate né pastorizzate, e per questo contengono lieviti vitali e proseguono nella loro maturazione anche dopo l’imbottigliamento. Queste birre migliorano sempre più con l’invecchiamento e, a detta di molti, sono fra le migliori del mondo.
    Dei circa 170 monasteri trappisti sparsi per il mondo, solo sette attualmente producono birra. Sei di essi si trovano in Belgio, ed uno in Olanda. Solo questi pochi monasteri sono autorizzati ad etichettare le proprie birre con il logo “Authentic trappist product” (“Prodotto Trappista Autentico”), che garantisce che la birra venga prodotta in osservanza delle precise regole stabilite dall’Associazione Internazionale dei Trappisti. I sette monasteri trappisti sono: Abbazia d’Achel, Abbazia di Rochefort, Abbazia di Scourmont, Abbazia di Orval, Abbazia di Westmalle, Abbazia di Saint Sixtus (Belgio) e l’Abbazia di Koningshoeven (Olanda).


    Alle giornate di Qualità Vo' cercando verrà presentata e degustata la birra trappista olandese.
    Abbazia di Koningshoeven (Abdij Onze Lieve Vrouw van Koningshoeven), Olanda
    La nascita dell’Abbazia di Koningshoeven risale al 1881 e la produzione della sua ottima birra trappista di deve ad un frate originario di Monaco di Baviera che, nemmeno a dirlo, era il figlio di un mastro birraio. L’abate Dom Nivardus decise quindi di sfruttare le capacità di questo monaco per avviare la produzione di birra il cui commercio, secondo le esigenze dell’epoca, avrebbe contribuito al sostentamento della comunità monastica. Ancor oggi la vendita di birra sta alla base dell’economia di Koningshoeven, e la produzione è cogestita grazie alla partecipazione della Bavaria, nota società tedesca produttrice di birra. Nella stessa abbazia è in funzione una panetteria che produce uno speciale pane di malto, ed una attiva cioccolateria il cui fiore all’occhiello sono i tartufi denominati “Quatruffel” dal momento che sono ripieni di… birra Quadruppel! A Koningshoeven si producono le birre conosciute con il marchio commerciale “La Trappe”, di ben cinque tipi diversi.
    • La Trappe “Blond”: gradazione alcolica del 6.5% vol., questa birra bionda ad alta fermentazione è caratterizzata da un aroma fragrante ed è un’ottima bevanda rinfrescante, dal piacevole retrogusto amarognolo.
    • La Trappe “Dubbel”: gradazione alcolica del 7% vol., la Dubbel è una birra ambrata e fragrante, dal sapore gradevole e rinfrescante.
    • La Trappe “Tripel”: con una gradazione alcolica dell’8% vol., la Tripel è una birra trappista scura dal gusto leggermente fruttato e piacevolmente amarognolo.
    • La Trappe “Quadrupel”: gradazione alcolica del 10% vol., si tratta della birra a più elevata gradazione alcolica prodotta a Koningshoeven. Il suo sapore è ricco e pieno, con un retrogusto amarognolo. Ciascuna bottiglia viene commercializzata con la data di produzione, poiché la Quadrupel è ottima per essere invecchiata.
    • La Trappe “Quadrupel Oak Aged”: anch’essa caratterizzata da una gradazione alcolica del 10% vol., questa birra viene sottoposta ad una maturazione in botti di legno simili a quelle utilizzate per invecchiare whisky ed altri distillati; questo conferisce alla Quadrupel Oak Aged un gusto pieno, piacevolmente aromatico e complesso. È una tipica birra da “meditazione”, da sorseggiare e gustare senza fretta.
    • La Trappe “’Witte Trappist”: con una gradazione alcolica del 5.5% vol., questa birra viene prodotta con frumento e speciali luppoli aromatici. Non è né filtrata né fermentata, e ciò consente alla birra di maturare anche in seguito all’imbottigliamento. È una bevanda che va servita fredda, altamente rinfrescante ed aromatica.

    I formaggi olandesi in degustazione a Qualità Vo' Cercando

    Il formaggio è tra i prodotti olandesi più conosciuti. L'esportazione di formaggio cominciò in Olanda nel tredicesimo secolo ed è da allora che l'Olanda è uno dei primi esportatori al mondo . Una delle immagini che abbiamo dei Paesi Bassi sono i prati verdi e pianeggianti dei polder, terre bonificate strappata al mare, dove pascolano le tipiche mucche frisone bianche e nere. Con il latte di queste ultime si fanno formaggi come il Friesland, l'Edam, il Leiden e il Gouda. L'Edam  rappresenta il 27% della produzione olandese di formaggio, dalla forma perfettamente rotonda coperta di cera rossa, è particolarmente apprezzato per il basso contenuto di grasso e per il sapore dolce. Il Gouda, prodotto nella zona dell'omonima città rappresenta il 60% di tutta produzione di formaggio olandese, apprezzato particolarmente in forme cilindriche e piatte di grandi dimensioni che possono arrivare a pesare 36 chili.
    Il Leiden, prodotto nella zona della città di Leida, e il Friesland prodotto in Frisia, hanno viceversa un sapore piccante. Vengono entrambi aromatizzati con cumino, al Friesland vengono anche aggiunti chiodi di garofano. L'intensità dell'aroma va dal dolce al piccante a seconda della stagionatura. È sicuramente da assaggiare il formaggio cremoso, poco stagionato di sole sei settimane. In genere il formaggio non manca mai nelle tavole degli olandesi. Esiste uno museo dedicato al formaggio nella città di Alkmaar dove si può assistere alla preparazione dello stesso e del burro.
    molto largo formaggi olandesi in attesa di essere pronti Archivio Fotografico - 1342231
     





     

    L'Olanda nascosta a Qualità Vo' Cercando

    Le giornate di informazione di Qualità Vo' Cercando apriranno una 'finestra' sull'Olanda Nascosta, grazie alla collaborazione con l'EnteOlandese per il Turismo.

    olanda.jpgHidden Holland, l'Olanda nascosta quella che non conosciamo, era stato il tema lanciato per il 2008 dall'Ente Olandese per Turismo e Congressi, attraverso il sito istituzionale www.holland.com.
    Piccole chicche, luoghi nascosti spesso sconosciuti agli stessi olandesi, contro gli stereotipi - zoccoli, tulipani, i grandi maestri della pittura e le città - che ne caratterizzano la personalità nell'immaginario comune.
    Le molte cose che all'Olanda resta da svelare sono state selezionate e suddivise nel sito in tre temi principali: Cultura e Storia, Terra e Acqua, Gastronomia e Alloggio. La prima categoria comprende notizie su su luoghi di particolare interesse per la cultura o la storia del paese, come musei e siti architettonici. Di Terra e Acqua fanno parte informazioni sulle regioni legate a questi elementi più insolite d'Olanda. Infine, ristoranti e alloggi le particolarità gastronomiche e dell'accoglienza di questo paese.
    Le 'perle' d'Olanda, sono tesori nascosti, per nulla familiari al turista medio. Qualche anticipazione: dormire all'interno di una botte di vino, cenare in una serra, raggiungere a piedi le isole della Frisia durante la bassa marea, un tuffo nel fiume Maas di Rotterdam... in bus e infine, una visita al centro più piccolo d'Olanda, Bronkhorst.

    L'Emilia Romagna a Qualità Vo' Cercando

    L'Emilia Romagna partecipa alle giornate d'informazione di Qualità Vo' Cercando con la delegazione della rete di informazione L'Italia del Gusto.
    Verranno proposti i prodotti della provincia di Ferrara, in particolare i salumi di tradizione de la Bottega dei saccenti di Casaglia (Fe) e il pane tipico di quella terra.
    "Il pane ferrarese, ha ottenuto il riconoscimento di prodotto I.G.P. (Identificazione Geografica Protetta) dalla Comunità Europea.
    Le sue origini risalgono a tempi lontani. Prima del XII secolo il pane ferrarese veniva confezionato in forma di pagnotta. Con gli "Statuta Ferrariae" del 1287 furono adottate severe norme per la sua preparazione; pare che solo nel 1536 fece la sua prima comparsa il pane "ritorto od intorto" (ovvero la coppia) durante una cena offerta da Messer Giglio al Duca di Ferrara. Ancora nel 1694, lo storico erudito Antonio Frizzi, ricordando la raffinatezza raggiunta dai fornai ferraresi nella confezione del pane, parlava di vari tipi di farine e di varie specie di "forme" che, superando il monotono concetto di pagnotta, facevano dell'eleganza (non solo estetica ma anche funzionale) il motivo che distingue questo pane da ogni altro.
    La famosa coppia ("ciupeta") ferrarese ha un corpo centrale detto nodo o nastro ("grop") da cui si dipartono due crostini (i "curnit") che, arrotolati, terminano a punta. Croccante o morbido, condito o privo di grassi, il pane ferrarese è un grande vanto della gastronomia italiana
    Qual'è il suo segreto? Soprattutto la qualità dell'acqua e delle materie prime utilizzate, il grado di umidità dell'aria, il sistema di lavorazione e di lievitazione e la giusta temperatura del forno.
    La specialità ferrarese, e soprattutto la coppia , ha ottenuto grande successo ottenuto in numerose manifestazioni gastronomiche a livello internazionale durante le quali in un vero e proprio laboratorio di panificazione i maestri dell'arte bianca hanno impastato e sfornato la coppia ferrarese direttamente sotto gli occhi del pubblico entusiasta.
    Passando davanti ad un panificio ferrarese, non si può resistere al richiamo goloso del profumo intenso del pane appena sfornato che si diffonde nell'aria, penetrante, allegro e appetitoso. Di lui scrisse anche Riccardo Bacchelli: "E' il miglior pane del mondo".

    Coppia ferrarese IGP





    L'Altolivenza alle giornate d' informazione di Qualità Vo' Cercando

    L'AltoLivenza partecipa alle giornate di informazione di Qualità Vo'Cercando con Andrea, nume tutelare del Ristoro San Simon di Fratta di Caneva,che presenterà il programma di ' Venezie d'Europa', la speciale iniziativa d'informazione che si svilupperà fra la Riviera del Brenta e L'Altolivenza friulano e veneto da aprile ad agosto.
    Nell'occasione potrà essere degustata anche la nuova linea di prodotti ittici proposti dalla azienda Fantuzzi di Sacile, assai conosciuta ed apprezzata per i la produzione di salumi d'eccellenza.

     

    Tipico esempio di muro in sasso nella frazione di Fratta

    Tipico esempio di muro in sasso nella frazione di Fratta.

    La Pasta del Frate a Qualità Vo'Cercando

    La delegazione dell'Umbria della rete di informazione L'Italia del Gusto partecipa alle giornate di informazione di Qualità Vo' Cercando, proponendo in degustazione la Pasta del Frate di Narni e l'olio del Frantoio Trampolini
    di Perugia.
    La Pasta del Frate di Narni nasce in Umbria poco più di 15 anni fa, intorno al desiderio di creare un prodotto di elevata qualità nel panorama della produzione di pasta alimentare secca a lunga conservazione.
    Si è scelto, quindi, non solo di utilizzare ingredienti selezionatissimi per salvaguardare i principi alimentari della semola di grano duro ma anche di riscoprire ed adottare tutti quei procedimenti che permettessero di riportare in cucina il gusto della pasta fatta a mano.
    Pasta del Frate, come produttore di pasta alimentare, ha quindi a lungo lavorato sulle miscele di pasta di semola di grano duro per individuarne la giusta granulosità, ha testato diverse metodologie e tempi di essiccazione ed infine ha scelto per il processo di estrusione negli impianti interni al proprio pastificio, la trafila in bronzo che permette di conferire alla pasta secca una maggiore ruvidità e quindi di raccogliere meglio i vari condimenti con cui la pasta viene servita in tavola.

    Questa cura di ogni singolo ingrediente e passaggio nelle varie fasi di lavorazione, dà vita ad una serie di formati di pasta tradizionali come le tagliatelline, le fettuccine, i tagliolini, le pappardelle o gli spaghetti alla chitarra ai quali si affiancano vere proprie specialità tipiche umbre e in genere del centro Italia come gli strangozzi e i pici.
    Soltanto la sperimentazione, la ricerca continua e la sorveglianza sugli standard di qualità degli ingredienti possono garantire nel tempo la produzione di pasta alimentare secca a lunga conservazione che non faccia rimpiangere in tavola le sensazioni ed i sapori della buona pasta fatta in casa adatta ad ogni dieta alimentare.

    Gli strangozzi
     
    Gli strangozzi sono una pasta lunga a sezione quadrata o rettangolare, tipica del comprensorio Folignate-Spoletino ma diffusi anche in tutta l'Umbria, nelle Marche e nel Lazio. Sono chiamati anche, a seconda delle zone, stringozzi, strengozzi, o, come nel ternano, ciriole.
    L'aspetto è molto simile a quello dei tagliolini ma, a differenza di questi, non sono all'uovo.
    Si tratta di un prodotto "povero" che, tradizionalmente, va realizzato a mano stendendo una sfoglia, spessa tra i 2 e i 4 mm, di pasta di farina di grano tenero, acqua ed eventualmente sale.
    La sfoglia è poi tagliata a strisce di circa 4 mm di larghezza e la lunghezza di circa 30 cm. Il prodotto può essere realizzato anche industrialmente con semola di grano duro tramite un processo di estrusione o laminazione..
    • SS2 G.500 BUSTA PZ.12

    Breda di Piave è ricca d'acque.



    Bagnata dal Piave, dalla Piavesella e dal Grespolo, vi nascono il Musestre, il Vallio, il Pero, il Meolo e il Meoletto. Scorrono nel territorio comunale anche il Mignagola, il rio Fossalon, il Bagnon ed il Fosso della Vacca. Numerose sono le risorgive ed ogni famiglia ha uno o due pozzi.

    Legate chiaramente all'acqua sono le vie Acquicciola, Fontanone, Pozzetti, Molino, Molinetto, Argine e Argine Piave.

    Queste ultime due parlano da sè, come i pozzi di via Pozzetti, a Vacil.
    In via Acquicciola fino a qualche anno fa si potevano vedere diverse polle; oggi purtroppo no, perchè il fosso che correva lungo la via è stato quasi interamente interrato. Al Fontanone andavano donne a sciacquare i panni e gli uomini ad abbeverare gli animali. 

     
    Le acque della Piavesella scorrono vicine a via Molinetto mentre quelle del Meolo azionavano un vecchio mulino in via Molino.
    All'acqua si rifanno, anche se in modo meno evidente, le vie Bovon, Levada, del Passo , Maretti e Spesse. Via Bovon risalirebbe a "Bova", la porta d'uscita dell'acqua dall'argine del Piave. Oppure, sarebbe da ricollegare a "bovolo" o "bogolo", voce dialettale della chiocciola e un percorso "a chiocciola" avrebbe avuto questo canale di scarico.
    Via Levada, invece, si chiamerebbe così perchè "rialzata" rispetto ai terreni acquitrinosi. Via del Passo era un tratto del Piave facilmente attraversabile con le barche.

    RisorgiveInfine via Ponteselli, la strada che corre ad est della scuola media, fino a via Termine e che porta ai nuovi impianti sportivi comunali.

    Fatto curioso : la via non è fiancheggiata da alcuna casa e lungo il fossato che la costeggia non c'e un filo d'acqua, se non quando piove.

    E' comunque un toponimo di antica data ed i sette ponticelli, dai quali prende il nome, ricordano ai nostri vecchi il Canale della Vittoria che passava per la zona.

    Breda di Piave e il Musestre

    Breda di Piave è certamente una città d'acqua.
    Ecco perchè l'Associazione l'Altratavola l'ha scelta come 'sede' di una rassegna informativa internazionale
    dedicata ai temi dei borghi d'acqua.
    A Breda di Piave nasce il Musestre, fiume di risorgiva che riceve le acque del Musestrelle e del Fossa. Scorre tranquillo per le campagne creando attorno a sé un caratteristico ecosistema, sia dal punto di vista ambientale che paesaggistico e per questo molti hanno proposto la realizzazione di un parco. Dopo aver attraversato il centro di Roncade, sfocia nel Sile, in corrispondenza del paese omonimo. Verso la fine del suo corso, dopo il mulino Rachello, si divide in due rami paralleli che si riunificano poco dopo.
    Le acque del Musestre ricadono nell'area di competenza del Consorzio di bonifica Destra Piave.
    Il toponimo sarebbe di origine gallica, composto dei termini mosa ("palude") e estre ("dimora signorile rurale"), ricollegandosi ad un insediamento vicino a una palude bonificata ".
    Panorama di Musestre (fiume)

    Il Nuovo Cagnan torna a 'ruggire', libero più che mai

    In occasione della rassegna informativa Qualità Vo' Cercando, Percorsi fra Piave e Sile, l'Associazione l'Altratavola, grazie al suo network informativo, esce con una nuova edizione del 'roseo foglio' trevigiano, ossia Il Nuovo Cagnan.
    Il giornale satirico, fondato e diretto da Remigio Forcolin, era stato una presenza 'irriverente' e libera nel panorama della stampa 'allineata'.
    " La scelta di editare Il Nuovo Cagnan si motiva con la ricerca della nostra associazione - osserva Renzo Lupatin-, di lasciare un segno culturale, dopo le iniziative di informazione sviluppate nei singoli territori del gusto".


     


     
    La Pescheria di
     
    quadri medoro coghetto cagnan ponte de pria treviso
    Medoro Coghetto (1707-1793)
    Il Cagnan al Ponte de Pria
    Treviso, Museo Civico L. Bailo

    Breda di Catalunya

    Breda è un paese com poca estensione (5,09 km²), è ubicato  ai piedi del massiccio del Montseny, Montsoriu e protetto dalle montagne e catene montuose di Gaserans, Montnegre e Sant Llop.
    Questa situazione fa si che la temperatura non abbia molte oscillazioni.
    La popolazione di Breda e poco più di 3.000 abitanti, cresciuta ultimamente per  l'arrivo di gente dalla città  fuggita probabilmente per allontanarsi dal chiasso urbano.

    Panoramica di Breda

     Breda  ha una situazione privilegiata, poiché sta ad un passo della montagna, ed inoltre abbiamo la spiaggia molto vicina, per esempio, Blanes (dove incomincia il Costa Brava) sta a circa 30 km, d'altra parte abbiamo Girona a circa 45 km e Barcellona a circa 55 km ed además  con l'autostrada  è un momento arrivare. E se non vuoi prendere l'automobile puoi andare alla stazione ferroviaria che sta a 3 km.


    I festeggiamenti

    La FESTA MAGGIORE attira molta gente da fuori e  i bredesi  per l'occasione si  organizzano in 17 contrade dove ognuno provvede ad  addobarle ed organizzare affinché tutti possano festeggiare. Questa festa che in principio durava solo i giorni  8 e 9  settembre, ora, con l'importanza  acquisita,  dura da 6 a 7 giorni.

    Un'altra festa che abbiamo è la Festa Piccola che si celebra sette settimane dopo carnevale e che dura 2 giorni. La cosa più importante di questa festa è il ballo dove proclamano la pubilla ed a quello hereu del paese,  da pochi anni in aggiunta una Fiera  dove molti e sempre di più, gruppi preparano molti attrazioni e mestieri.

    A che cosa si dedica principalmente Breda?

    La principale attività nel passato e che ha dato molta notorietà al paese è la ceramica, fin dal  XVI secolo, essenzialmente la fabbricazione di mestoli e casseruole. Anni fa  passando per qualunque strada  trovavi piccole imprese familiari che lavoravano il fango a mano, molto è cambiato oggigiorno e quelle imprese si sono trasformate a poco a poco in industrie di carattere ceramico, tutte ora meccanizzate, ma nonostante ciò puoi trovare ancora chi fa alcuni pezzi a mano.

    Altre attività, ma non tanto importanti, sono stati il metallo ed il legno.

    Breda di Piave e i rapporti internazionali

    La speciale commissione di giornalisti e comunicatori dell'Associazione l'Altratavola, ha terminato in questi giorni le visite in incognito nel territorio del Comune di Breda di Piave.
    Il Presidente Renzo Lupatin  ha inviato al Sindaco di Breda di Piave una lettera ufficiale nella quale conferma che i dati rilevati permetteranno al Comune di poter entrare a far parte della rete dei Borghi Europei del Gusto.
    La notizia giunge a pochi giorni dalla cerimonia del gemellaggio con Breda di Catalunya , che si terrà domenica 9 aprile. L'Amministrazione Comunale, tramite il Comitato per i gemellaggi, ha costruito infatti negli anni rapporti di amicizia ed interscambio tra famiglie e associazioni con la comunità di Breda di Piave e Breda di Catalunya (Spagna).
    ruscello nel bosco - BREDA DI PIAVE - inserita il 10-Dec-10





    Qualità Vo' Cercando fra Piave e Sile

    Mancano pochi giorni all'inizio della rassegna  informativa Qualità Vo' Cercando, Percorsi fra Piave e Sile, promossa dall'Associazione L'Altratavola e dall'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto.

    Dopo Casalmaggiore (Cr), Mesola (Fe) e l''area del Piave (Tv e BL), il percorso di Qualità Vo' Cercando tocca le Terre fra Piave e Sile.
    Sei giorni di incontri, interviste in diretta, degustazioni, stage televisivi , dibattiti, per 'scoprire' gli aspetti inediti, le esperienze, i personaggi e la varia umanità delle Terre d'Acqua .
    Uno squarcio senza peli sulla lingua, che previlegia una comunicazione fuori dal coro, che nasce dal desiderio delle persone di condividere e apprendere in un ambiente aperto e libero.' Qualità Vo' Cercando è una conferenza-stampa-non stop di tipo collaborativo, dove ognuno degli invitati può “salire in cattedra”, proporre un argomento e parlarne agli altri, con lo scopo di favorire il libero pensiero, la curiosità, la divulgazione e la diffusione dei temi legati al buon e bello vivere.
    A confronto rappresentanti delle associazioni che vivono ed operano nei territori invitati, giornalisti e comunicatori, aziende e imprenditori , uomini di cultura, per una iniziativa che ha uno scopo del tutto 'comunicativo'.
    Le esperienze 'raccontate' provengono da Italia,Slovenia,Croazia,Romania,San Marino e Olanda.
    Cinque le regioni italiane invitate : Lombardia, Lazio, Emilia - Romagna, Calabria e Umbria.
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