Verranno proposti i prodotti della provincia di Ferrara, in particolare i salumi di tradizione de la Bottega dei saccenti di Casaglia (Fe) e il pane tipico di quella terra.
"Il pane ferrarese, ha ottenuto il riconoscimento di prodotto I.G.P. (Identificazione Geografica Protetta) dalla Comunità Europea.
Le sue origini risalgono a tempi lontani. Prima del XII secolo il pane ferrarese veniva confezionato in forma di pagnotta. Con gli "Statuta Ferrariae" del 1287 furono adottate severe norme per la sua preparazione; pare che solo nel 1536 fece la sua prima comparsa il pane "ritorto od intorto" (ovvero la coppia) durante una cena offerta da Messer Giglio al Duca di Ferrara. Ancora nel 1694, lo storico erudito Antonio Frizzi, ricordando la raffinatezza raggiunta dai fornai ferraresi nella confezione del pane, parlava di vari tipi di farine e di varie specie di "forme" che, superando il monotono concetto di pagnotta, facevano dell'eleganza (non solo estetica ma anche funzionale) il motivo che distingue questo pane da ogni altro.
La famosa coppia ("ciupeta") ferrarese ha un corpo centrale detto nodo o nastro ("grop") da cui si dipartono due crostini (i "curnit") che, arrotolati, terminano a punta. Croccante o morbido, condito o privo di grassi, il pane ferrarese è un grande vanto della gastronomia italiana
Qual'è il suo segreto? Soprattutto la qualità dell'acqua e delle materie prime utilizzate, il grado di umidità dell'aria, il sistema di lavorazione e di lievitazione e la giusta temperatura del forno.
La specialità ferrarese, e soprattutto la coppia , ha ottenuto grande successo ottenuto in numerose manifestazioni gastronomiche a livello internazionale durante le quali in un vero e proprio laboratorio di panificazione i maestri dell'arte bianca hanno impastato e sfornato la coppia ferrarese direttamente sotto gli occhi del pubblico entusiasta.
Passando davanti ad un panificio ferrarese, non si può resistere al richiamo goloso del profumo intenso del pane appena sfornato che si diffonde nell'aria, penetrante, allegro e appetitoso. Di lui scrisse anche Riccardo Bacchelli: "E' il miglior pane del mondo".
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